L'Antologia "Ebbrezze di versi, sospiro di... vino" da qualche settimana parla ai lettori in "spagnolo". Proprio così! Infatti ancora fresca di stampa ha colpito l'attenzione di una lettrice peruviana che conosce l'italiano anche a livello... poetico. La signorina Fàtima Rocìo Peralta Garcìa si è appassionata alle poesie dell'antologia, è rimasta stregata dal sapore di quel vino poetico che serpeggia tra i versi ed è stata trascinata da questa ubriacatura intellettuale alla propria scrivania. Dove è rimasta inchiodata per un bel po' a tradurre in spagnolo i versi dei poeti italiani ebbri. Voilà la traduzione spagnola dell'antologia ha preso corpo in...
La voce delle donne di Vera Ambra
Ho finito di leggere il libro di poesie “La voce delle donne”, di Vera Ambra ed anche questa volta, come per “Il Gabbiano e la luna” ho dovuto ricorrere a più di una lettura supplementare. Attraverso la lente della mia cultura ancorata al classicismo sintattico della letteratura italiana tradizionale, dove le costruzioni dei periodi si intrecciano a versi armonicamente esternati con dovizia di punteggiatura e musicalità, l’opera in questione mi ha oltremodo coinvolto in emozioni diverse e nuove. Dalla lettura del tutto emerge un quadro variopinto in cui astrattismo, ermetismo, dadaismo e quant’altro di moderno, trovano un’esternazione fantastica e sorprendente....
Mariannina Coffa
La poetessa Mariannina Coffa Caruso, detta "La capinera di Noto", "La Saffo netina", nacque nel 1841 a Noto (Siracusa), dove morì nel 1878, a 36 anni, 3 mesi e 6 giorni. Fu una bambina sensitiva e precocemente ispirata che il padre, noto avvocato patriota, impegnato nelle rivoluzioni del 1848 e del 1860, si compiaceva di fare esibire nei salotti e nelle accademie con le sue poesie improvvisate su temi dettati estemporaneamente. ', ' Dopo qualche anno di collegio in cui imparò versificazione e un po' di francese, mentre solo i suoi fratelli poterono apprendere anche il Latino, le fu messo...
Ode alla Vita di Pablo Neruda
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce. Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti. Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza,...
Chiacchierando di poesia
…”Perché l’amore mi si offrì e io mi ritrassi dal suo inganno; il dolore bussò alla mia porta e io ebbi paura; l’ambizione mi chiamò ma io temetti gli imprevisti!”… Chi meglio dei versi dell’indimenticabile Edgar Lee Masters, che ha affascinato più di una generazione, potrebbe introdurci alla Poesia? Cos’è dunque la poesia? Chi è il poeta?... Il poeta è un creatore di parole, un giocatore “linguistico” che sussurra discreto, un esteta, che ricerca pienezza, sensualità, appagamento nel verso…così in D’Annunzio nelle Stirpi Canore: “I miei carmi son parole delle foreste… tremule come le fronde del pioppo…tenui come i teli...
Moralità? È questione di cultura
Spesso mi domando perché l’uomo non abbia mai saputo trovare il modo di condividere la terra e l’insieme del creato con se stesso. Ossia, l’Umanità, considerato come genere unico, dovrebbe aver potuto vivere in pace, in maniera del tutto naturale, essendo un complesso di simili, pur nella diversità fisica e personale, attraverso un’equa e giusta distribuzione delle cose terrene ad essa affidate. Invece è grave che l’immensa ricchezza interiore degli uomini sia stata sempre utilizzata, quasi normalmente, a fini egoistici. Già dalla sua genesi la mano di Caino si levò alta nell’aria per colpire il proprio fratello. Viaggiando nella letteratura...
La funzione poetica nell’istruzione manageriale
Può un manager dal solo dato dell’aumento della produttività o delle vendite concludere che la propria azienda è sana? E poi: In un mondo di squilibri sociali, di massificazione ideologica e culturale, in questa pericolosa mostruosità di appiattimento di pensiero e fantasia, mi sono chiesto, come altri sicuramente si chiedono, “qual è il ruolo della poesia?” Nella Magna Grecia Platone riteneva che l’arte in generale fosse un gioco, infatti non produce danni, né ha alcuna utilità pratica; ma criticò duramente i poeti perché, a suo dire, manipolatori della realtà, falsi e bugiardi. Per Aristotele l’arte, come il gioco, pur non...