La poetessa Mariannina Coffa Caruso, detta "La capinera di Noto", "La Saffo netina", nacque nel 1841 a Noto (Siracusa), dove morì nel 1878, a 36 anni, 3 mesi e 6 giorni. Fu una bambina sensitiva e precocemente ispirata che il padre, noto avvocato patriota, impegnato nelle rivoluzioni del 1848 e del 1860, si compiaceva di fare esibire nei salotti e nelle accademie con le sue poesie improvvisate su temi dettati estemporaneamente. ', ' Dopo qualche anno di collegio in cui imparò versificazione e un po' di francese, mentre solo i suoi fratelli poterono apprendere anche il Latino, le fu messo...
Peter Russell
Forse sarà la luna, o forse le stelle Che mi impediscono di fare ciò che voglio - Cose nobili, virtuose, sublimi e vere Allo spirito innato, che nessuna cosa aliena disaccorda. Ma adesso mi pare di stare dietro alle sbarre O d'essere tutto legato, come uno preso E imbavagliato dai lillipuziani, vittima d'illegale detenzione. Piuttosto benedico le mie strane incarnazioni. Non so perché io mi senta un prigioniero, - Dei poteri maligni o di piccoli folletti, Non ha importanza, - oggi non posso fare nulla Che abbia valore. Ha piovuto tutto il mattino. Mi dicono gli amici che sono "depresso"....
Shakespeare La bellezza dell’amore
Nato a Stratford-on-Avon nel 1564, Shakespeare vi morì nel 1616, a 52 anni. Su di lui sono stati scritti un infinità di libri - molti dopo anni di pazienti ricerche - nel tentativo di risolvere. Non ci si può accostare a William Shakespeare non senza aver circumnavigato la genialità del suo pensiero. Cos’è un genio se non l’insieme dei tanti principi opposti che aspirano soltanto all’unione tra di essi. Dalla sua visione della vita e dalla sua straordinaria capacità di penetrare l’animo umano ne trae sentimento e tragedia William Shakespeare, nella sua modernità, pur essendo così lontano dagli eventi dell’umano...
La funzione poetica nell’istruzione manageriale
Può un manager dal solo dato dell’aumento della produttività o delle vendite concludere che la propria azienda è sana? E poi: In un mondo di squilibri sociali, di massificazione ideologica e culturale, in questa pericolosa mostruosità di appiattimento di pensiero e fantasia, mi sono chiesto, come altri sicuramente si chiedono, “qual è il ruolo della poesia?” Nella Magna Grecia Platone riteneva che l’arte in generale fosse un gioco, infatti non produce danni, né ha alcuna utilità pratica; ma criticò duramente i poeti perché, a suo dire, manipolatori della realtà, falsi e bugiardi. Per Aristotele l’arte, come il gioco, pur non...
Asimov, i robot e l’impero
Se si esclude il ciclo di Lucky Starr, il "vagabondo dello spazio", se si esclude la serie di libri sui Vedovi Neri (di genere giallo), e se si escludono i suoi testi scientifici, Isaac Asimov è l’autore che ha inventato (o scritto) il futuro del genere umano attraverso i tre Cicli dei Robot, dell’Impero e delle Fondazioni. Scritti in maniera "disordinata" (rispetto alla catalogazione successiva), questi cicli partono da un futuro prossimo (il primo libro del ciclo dei robot, Abissi d’acciaio, si svolge a New York e a Spacetown, una città abitata da uomini provenienti dai Mondi Esterni, cioè alcuni...
La libertà del Verga
"Anche il lupo allorché capita affamato in una mandria, non pensa a riempirsi il ventre, e sgozza dalla rabbia". Con "La libertà" si sviluppa in questa novella del Verga l'azione interpretativa del "massacro avvenuto a Bronte nel 1860" e ne focalizza quel brivido di rabbia che è stato teatro del terrore di un popolo tradito: i moti di un popolo siciliano, che fieramente si è ribellato. Ed è qui, che l'occhio del Verga si apre sul questo "spaccato" e lo modella con arguzia in una rappresentazione che si snoda attraverso la schematizzazione dei punti essenziali di una vicenda in cui...