In questa raccolta l’Autrice c’invita ad entrare nella Casa del suo “cuore”, un cuore corredato da singole stanze e luoghi del quotidiano dove alloca e conserva tutte le emozioni, i sentimenti, i pensieri e gli affetti personali che nel corso degli anni della vita hanno preso alloggio e affondato le loro radici. Ed è così che attraverso il verso poetico l’animo di Gabriella Rossitto spalanca le porte della sua casa interiore e ci invita a entrare e visitare non solo “le stanze buone” ossia le stanze dove si accolgono gli amici. Ci invita a visitare anche gli angoli più reconditi, aprendo quegli sportelli e quelle porte che difficilmente si mostrano a cui, per la prima volta, entra in casa d’altri. E lo fa senza riserva e senza timore d’essere criticata, si mostra così com’è: nella semplicità del suo essere donna. Una donna semplice, una donna che non ha nulla da nascondere e per questa ragione non fa inizialmente accomodare i suoi visitatori nel salotto: la stanza dove si fanno entrare gli ospiti di riguardo.
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