Questo volume vuole essere una attestazione di fede nei confronti della patrona di Catania, e proprio per devozione a Sant’Agata, nella veste di giornalisti, abbiamo cercato di offrire una testimonianza autentica da osservatori attenti, in questo particolare tempo segnato dalla pandemia da Covid-19, in cui le celebrazioni sono state vissute a distanza dal popolo di Catania, dal popolo di Agata.
In questi due anni di pandemia sebbene le celebrazioni sono state ridimensionate, è emersa una fede più intensa. La devozione e pure il folklore sono stati vissuti guardando all’essenzialità che ha messo in luce un ritrovato e intimo rapporto con Agata.
Sant’Agata, a Catania, nelle edizioni 2021 e 2022, è stata infatti una festa diversa; diversa rispetto alla tradizionale veste, che vede le strade della città riempirsi di migliaia di devoti, fedeli, pellegrini, tanto da farne per partecipazione popolare una delle feste più importanti al mondo. È stata la pandemia a rendere la festa di Sant’Agata diversa, ma forse, soprattutto per questo il ricordo di queste due edizioni resterà ancora più vivo nei cuori dei devoti. È stata una festa inusuale perché non ci sono stati nomi e volti come il comm. Luigi Maina, mons. Gaetano Zito, il prof. Antonino Blandini, i giornalisti Nino Urzì e Tony Zermo che, con i loro racconti e resoconti dei giorni clou della festa, hanno tenuto viva la memoria della ricorrenza. In quest’occasione, più che mai, è stato necessario riavvolgere il nastro e ripercorrere le tappe più significative di una festa dall’enorme carattere evocativo e comunicativo. Oltre alle testimonianze tramandate oralmente o con documentazione cartacea, ci siamo resi conto che dai primi del 1900 è presente anche una cospicua documentazione video sulla “Festa di Sant’Agata”.