Scoprirsi a viaggiare nei ricordi mentre viaggiamo in treno o siamo seduti sul divano di casa nostra: vi è mai capitato? È impossibile controllarli, bloccarli quando arrivano o chiamarli quando li vogliamo. I ricordi si fanno beffe di noi e basta un niente per riattivare la memoria. Senza ricordi però non avremmo un passato e sarebbe come non aver vissuto. I ricordi siamo noi.
Questo lo sa bene Pippo Nasca, che di viaggi in treno e tra i ricordi sicuramente ne è ben esperto. Lo sa bene il nostro poeta che da abile amanuense ha tessuto con i suoi versi una tela su cui incidere rimembranze e sentimenti.
Sono versi eleganti e ben costruiti quelli del poeta, la sua passione per l’utilizzo di una metrica ben confezionata rende i suoi versi dotati di musicalità accompagnata a scorrevolezza, raffinatezza nella scelte delle parole, mai banali e scontate. Un mosaico incastonato di perle e gemme che scivolano le una sulle altre.
Dario Miele