La maggior parte di loro invece continua a muoversi dentro una normalità che non esiste, la maschera della banalità indossata da un quotidiano perennemente in affanno, aggrappandosi alle piccole cose: il saluto del vicino, il consiglio di un passante, la carezza di una moglie. La voce di un amico.
Sette racconti ammucchiati in una raccolta senza fili conduttori, come spesso risulta essere la vita di quei personaggi (che alla fine siamo noi stessi oppure altri, nessuno lo sa davvero) accomunati dall’esigenza, fosse anche per un momento, di una pacca sulla spalla che li spinga avanti sul sentiero.
Come farebbe un vero e proprio analista “di riserva”.