Durante il viaggio nell’esistenza terrena oscilliamo tra l’innocente saggezza e le incomprese paure generate dagli inganni della mente. La spasmodica ricerca di una qualche emancipazione, non è che desiderio del nostro vero Essere e non d’altro.
La coscienza è dimentica del suo sogno e non fa che identificarsi con il corpo-mente.
Ma il desiderio è del non limite, di poter camminare tra la Bellezza, nel Vuoto delle cose, nell’unica Via che abbraccia in sé l’intero Creato con la sua Armonia.