Pippo non è un politico, ne ha la stoffa per esserlo. Anzi è da dire che avendone avute la possibilità e l’opportunità di diventarlo, vi ha rinunciato a priori.
Ventenne, militante dell’Azione Cattolica fu scelto, grazie ai suoi meriti morali e intellettuali, per essere avviato alla vita politica. Era il tempo in cui si fronteggiavano il Fronte Popolare, d’ispirazione marxista, e la Democrazia Cristiana. Si rese subito conto che mai avrebbe potuto far parte di tale contesto sociale, in cui il compromesso morale è la regola, preferì scegliere la comunissima vita dell’onesto cittadino, stando alla larga di un mondo contorto e ambiguo, e scelse il duro lavoro di ferroviere.
Tuttavia non rinunciò ai sani principi, appresi durante la militanza nella Chiesa Cattolica ed è in un contesto, ormai giunto a livelli insostenibili, che oggi sente il bisogno di sproloquiare su argomenti vecchi e nuovi, esprimendo i propri giudizi, giusti o sbagliati che siano.
Sale!
Gli sproloqui di Pippo
Fin dai tempi di Adamo ed Eva, naturalmente dopo che furono sbattuti fuori dall’Eden, l’uomo ha sempre lavorato accumulando in gioventù le risorse per affrontare la vecchiaia. Esattamente come fanno le formiche. I figli, per di più, costi-tuivano la vera assicurazione per una buona vecchiaia. A essi spettava il compito di badare alle necessità dei genitori non in grado di automantenersi.
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Dettagli del Libro
Pages | 130 |
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Publisher | Akkuaria |
Language | Italiano |
ISBN | 978-88-6328-268-9 |
Released | Maggio 2017 |
Formato | Cartaceo |
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