Soldato di leva in piena “Grande Guerra”, poi Finanziere e Sottufficiale per quasi trent’anni, Filippo Termini fu un vero italiano: un uomo a tutto tondo che servì l’Italia in ogni circostanza: dalla calda sua Sicilia ai confini con la Svizzera; dalle coste eritree attorno a Massaua a quelle del Canale di Sicilia, durante la 2^ guerra mondiale, ma soprattutto, Egli fu un militare che amò fino in fondo il c.d. “mestiere delle armi”, nel quale evidentemente credette senza esitazioni, come cercherò di dimostrare attraverso le pagine di questo libro.
L’essere nato in Sicilia, da sempre “Terra di Eroi”, fu per Filippo Termini un valore aggiunto. La sua fortissima determinazione, tipica dei Siciliani più ostinati, gli consentì i progredire nella carriera militare, ma anche di affrontare, spesso al Comando di importantissime Brigate delle Fiamme Gialle, i tanti sacrifici e, soprattutto, gli elevati rischi che l’essere sino in fondo Finanziere avrebbe comportato, come sarebbe accaduto a Manfredonia, in Puglia, ove si scontrò armi in pugno anche con alcuni delinquenti.