L’haiku è un modo di declinare un sentire, prima di ogni altro aspetto: risulti chiaro, a prevenire l’obiezione di qualche addetto ai lavori incline a identificare questo genere di poesia nella pedissequa adesione a regole prefissate. Del resto lo stesso Ungaretti con alcune sue celebri liriche del primo periodo, suggestionato dall’esperienza della Francia dove la cultura giapponese si era potentemente imposta all’attenzione, compose haiku, evitando di nominarli come tali, spesso formalmente non tradizionali, di metrica non ortodossa, ma pur sempre haiku.