Questo terzo volume è il proseguo dei due precedenti testi: Catania alla scoperta della catanesità in forma di parole, che raccoglie principalmente notizie storiche sul territorio e i personaggi che maggiormente si sono distinti nei vari campi dell’Arte, della Cultura e della Scienza; è Catania alla ricerca della catanesitudine tra usi e costumi locali, che mette in luce le peculiarità, tra pregi e difetti, del popolo catanese; inoltre racconta la Fede che si riversa sulla Patrona, Sant’Agata. Quest’ultimo, invece segue le tracce della giovinezza e carriera artistica di Vincenzo Bellini.
Nei primi due volumi un ampio spazio è dedicato alla lingua “catanese” e ai modi di dire, e riporta anche, in maniera figurata, le tipiche espressioni verbali, alle quali si attinge tutti i giorni.
In tutti e tre i volumi, oltre alle abitudini e ai modi di fare dei catanesi, si parla della storia urbanistica, a partire dalle aree sepolcrali e dei segreti che questa Città nasconde. Si parla anche dei personaggi che nei secoli si sono affermati nel campo della Musica, del Canto, della Composizione musicale, dell’informazione giornalistica, della televisione, della magistratura… e soprattutto del rapporto che i cittadini hanno con Sant’Agata, con il cibo e con il calcio.
Sono tanti gli Autori di Akkuaria e altri amici che hanno sostenuto questo lungo cammino, iniziato nel febbraio del 2020 con l’arrivo del lockdown, a partire, tra tutti voglio ricordare l’architetto Davide Spampinato, ex compo-nente del gruppo musicale $nort! che ha ripercorso gli anni d’oro del rock catanese e scritto anche delle aree sepolcrali.
Catania è stata anche trattata dal punto esoterico da Cecilia Marchese. Mentre un’approfondita ricerca nel campo giornalistico è stata curata da Daniele Lo Porto.
Tutti e tre i volumi sono stati supportati dalle splendide foto di Andrea Mirabella, Claudio Bonaccorsi, Davide Anastasi, Giuseppe Lo Presti, Roberto Fuzio, Roberto Viglianisi, Salvo Olimpo, Salvo Puccio, Fernando Famiani, Francesco Raciti, Francesco Scauso, Mimmo Rapisardi, e dagli acquerelli di Anastasia Guardo.
In questa trilogia si è scritto tanto ma c’è tantissimo da dire e sicuramente lo faremo ancora poiché, per quanto sia valida l’efficacia di internet, la carta stampata è la sola sicurezza che attraverso i secoli passati ci ha tramandato storie che altrimenti sarebbero andate perdute, per questo confidiamo in questo progetto che mira semplicemente a raccogliere la memoria del nostro tempo.
Da alcuni capitoli di questi tre volumi, ampiamente elaborati, si è dato vita a delle pubblicazioni autonome, la prima La TV privata La Pop TV di Carmelo Aurite che tratta la nascita e il prosieguo dell’emittenza televisiva privata a Catania e Trent’anni di musica ribelle a Catania 1970-2000 Storie di ordinaria rockfollia, di Davide Spampinato. A questi due libri certamente ne seguiranno degli altri…