Immaginate di essere privati dell’organo sensoriale preposto all’espressione di ciò che vi è di più intimo in voi; supponete, per un solo istante, di ridestarvi in una melmosa oscurità di suoni, in un arido deserto, privi di coordinate, smarriti, nella totale assenza di rumori. Identificatevi in un uomo che ha donato pienamente la propria vita a una passione, edificando per lei e intorno a lei interi mondi e universi, ed è stato da essa tradito e abbandonato, in preda a un logorante e perverso dolore. Chiedetevi, in questo preciso momento, quale tormento provocherebbe in voi una tale sottrazione! Sol Sol...
Trionfali note lacerarono l’immobilità del silenzio
