Se uno dovesse chiedersi cosa possa avere di “speciale” il componimento in versi credo che una delle risposte possibili possa essere considerata la possibilità che la poesia ha di porsi in modo prorompente come specchio dei contrasti interiori dell’essere umano, o ancora di più tra essere umano e il mondo che lo circonda.
Entrando nel mondo di Gabriele Stefani, i contrasti dell’anima si riflettono con forza nell’incedere delle parole che si incastrano tra loro come ferro caldo sulla pelle.
Luci e ombre, estate e inverno, lacrime e sorrisi sono facce della stessa medaglia che gira incredula in un universo dove spesso siamo incapaci di sentirci, di comprenderci, dove io rido tu piangi e nessuno dei due ne comprende il motivo.
In copertina Opera di Emilia Ramorini