Raccontare la storia di un uomo di novantadue anni che ha vissuto intensamente e ha girato il mondo spinto dall’impulso della sua passione, è impresa assai ardua.
Ardua almeno quanto tenere il filo degli innumerevoli espedienti e rocamboleschi episodi in terre lontane farciti di ricette inedite dalla sorpren-dente squisitezza, con tanto di ingredienti segreti e avventure esotiche.
L’unico filo conduttore è la sua formidabile energia e quell’inesauribile passione per la cucina e la sperimentazione di cui questo libro è la naturale espressione.
Sebastiano Vasta nasce il 4 dicembre del 1929 a Torre Archirafi, paese di pescatori alle pendici dell’Etna ed è forse proprio da questa terra che ha preso l’indomita resistenza e il desiderio di guardare sempre avanti.
È così che, da ragazzino che aiutava il padre pescatore, in un paio di decenni, ci troviamo fra le mani un uomo che decide di imbarcarsi in giro per il mondo: il primo lavoro disponibile; ma le prime esperienze da aiuto cuoco pian piano si trasformarono in un interesse, poi in una passione che non ha mai smesso di seguirlo per il resto della vita. Così nei primi anni ‘50 lo troviamo come primo cuoco sulle petroliere della Gulf, società americana, dalla quale ha ricevuto la medaglia d’oro come riconoscimento per gli anni di servizio.
Inizia così un lungo periodo in cui i racconti di culture lontane e le complessità di una vita in mare s’intrecciano a ricette etniche e sapori nostrani sullo sfondo del profondo sentimento che lo ancora alla terraferma, l’eterno suo amore, Maria.
Quasi tre lustri imbarcato sulle petroliere può avere un retrogusto amaro di nostalgia, che diventa ancora più intenso con l’arrivo della tanto amata figlia, Giosetta.
Così, stanco di assaggiare zuppa di coccodrillo in giro per il mondo, guidato dal cuore e attratto dagli aromi di casa, si trasferisce in una compa-gnia navale italiana fino ai primi degli anni ‘80, quando, stufo di lottare col mal di mare nelle cambuse delle navi, può finalmente ricongiungersi alla sua terra e alla sua amata famiglia coronando il suo sogno di aprire un ristorante.
L’Ancora, per l’appunto, destinato a diventare un simbolo per la città e un faro dal punto di vista culinario per tutto il territorio.
Nei successivi trent’anni le esperienze maturate nel chiuso di tante cucine galleggianti convogliano in un caleidoscopio di ricette, metodi di preparazione e tecniche culinarie che esaltano i sapori della nostra cucina tradizionale.
I numerosi riconoscimenti alla carriera nazionali e internazionali e il successo evidenziato dalla vastissima clientela in un’ampia fetta del meridione italiano fanno dell’autore, un’icona della cucina italiana.
Questo libro è una perla di conoscenza al sapore di mare.
Orazio Russo