Il demone di raccontare e di raccontarsi lo ha accompagnato per troppo tempo, lo ha pressato fino a condurlo alla poesia, alla sintesi del verso, alla sua forza espressiva.
La poesia di Ciccio è un impasto di ossimori; dolori e gioie si alternano e, perché no, si sfidano nel pentagramma delle sue passioni, dei suoi tormenti, dei suoi dubbi.
È una poesia che ci fa voltare indietro nel tempo, è romantica, merlettata e odora di cipria e di essenze piccanti.
E verrebbe da dire che è strano, perché Ciccio appartiene alla generazione della velocità, del digitale, quella che non ama le esperienze in profondità, ma il movimento in superficie.
Appartiene alla generazione omologata, quella del consumo massificato, quella che ignora la forza del verso che racconta l’amore di Cyrano per Rossana. Ed è per questo che leggendo le poesie di Ciccio fiorisce dentro di me la convinzione che la poesia continua a essere l’unica barricata contro le barbarie.
L’amore nel tempo di un dimenticato giorno
La poesia del Cristaldi è caratterizzata dalla semplicità del linguaggio a cui si unisce una omogeneità dei temi e dei soggetti messi in atto. Attraverso un repertorio di figure retoriche e immagini che potremmo definire “classiche”, l’autore ci narra ciò che per lui è l’amore.
Voglio ammalarmi di te
che per me sei malattia
incurabile
agonizzante
Voglio ammalarmi di te
finché medicina
non ci separi.
€12.00
Dettagli del Libro
Pages | 93 |
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Publisher | Akkuaria |
Language | Italiano |
ISBN | 978-88-6328-366-2 |
Released | Gennaio 2021 |
Formato | Cartaceo |